Voi parlereste in inglese con un bambino che comprende solo l’italiano? Se pensate si debba arrangiare probabilmente sì. Alla scuola San Martino preferiamo un approccio completamente opposto.
Howard Gardner è uno psicologo americano che ha teorizzato le intelligenze multiple. Prima della sua teoria la valutazione del quoziente intellettivo veniva calcolata in base a due sole tipologie di intelligenza, quella logica e quella linguistica.
“Io penso che il test del quoziente intellettivo sia una misura ragionevole del rendimento delle persone a scuola, ma esso offre una visione molto ristretta di come sia l’intelletto umano una volta usciti dalla scuola. ” (Howard Gardner)
Oltre a questi due tipi d’intelligenza, vanno considerate per Gardner almeno altre tipologie di intelligenza.
La teoria delle intelligenze multiple, insieme agli stili di apprendimento di Kolb, apre la strada a un approccio individuale della formazione, in cui ogni individuo deve essere messo nelle condizioni di poter imparare sfruttando al meglio il suo tipo di intelligenza.
“Non esistono due persone che abbiano esattamente la stessa combinazione di intelligenze. Qualcuno è più forte nell’intelligenza linguistica, qualcuno in quella spaziale. Anche il modo in cui combiniamo le intelligenze o non le combiniamo è differente fra le persone, e qui entrano in gioco le implicazioni didattiche. Perché o noi possiamo trattare tutti come se fossero uguali, il che semplicemente indirizza un tipo di intelligenza, o possiamo cercare di capire le intelligenze dei bambini e personalizzare e individualizzare l’educazione il più possibile. Il mio pensiero è che anche se si vuole che ognuno impari lo stesso materiale, si può insegnarlo in molti modi, e si può anche stimare o valutare in molti modi ciò che lo studente sta imparando.”
(Gardner, 1997).
Per un insegnante il primo processo da mettere in atto è riconoscere le intelligenze dei suoi allievi. A seguire, subito il metodo di insegnamento si dovrà adeguare. Ovviamente questo percorso è più faticoso e complicato per il docente: richiede competenze pedagogiche e capacità di rimettersi in gioco non indifferenti.
Nella scuola tradizione gli allievi si devono adeguare al metodo dell’insegnante.
Nella scuola San Martino, proprio perché si rivolge ad un piccolo gruppo, è l’insegnante che si adegua.