Non è vero. Lo Stato riconosce la possibilità dell’istruzione parentale o familiare come si può leggere direttamente sul sito del Miur: Vedere maggiori info qui: Istruzione Parentale
Nel caso di un genitore che tiene suo figlio a casa e segue personalmente la formazione è evidente che al bambino viene a mancare la possibilità di relazionarsi con altri bambini e altri adulti. Soprattutto nella società attuale, che ci vede abitare incasellati in condominii, è necessario “uscire” dalle mure domestiche.
Nel caso della scuola San Martino la socializzazione viene assicurata accogliendo un piccolo gruppo di bambini che svolgono le loro attività in un grande spazio.
La scuola parentale è la scuola fatta dai genitori. I genitori che partecipano anche solo occasionalmente alle attività didattiche hanno modo di conoscere dall’interno, senza filtri, come si svolge la vita della scuola San Martino. Comprendono le regole e collaborano ad attuarle anche a casa. I bambini vivono un contesto organico che li rassicura su quello che è bene e su quello che è male. Se i genitori non condividono i valori proposti dalla scuola si genera una frattura educativa e il bambino cresce con punti di riferimento instabili.
Per molti bambini, ragazzi e adolescenti la scuola è associata ad un’esperienza negativa. Dobbiamo assolutamente evitare che stare a scuola diventi una tortura. Certamente dobbiamo allenare la volontà e quindi si dovranno eseguire anche “compiti noiosi”: la vita è fatta anche di questo. Tuttavia, andare a scuola deve diventare un appuntamento desiderato perché ci si diverte.
Quando viene creata la classe ci si ritrova tutti, si calcolano i costi annuali del progetto. La somma ottenuta viene divisa equamente per il numero di allievi. La retta annuale viene divisa per 10 mesi e ogni famiglia contribuisce mensilmente a sostenere le attività. Tutto viene fatto nella massima trasparenza e con il coinvolgimento delle famiglie.